L’ASSOCIAZIONE L’“Associazione Il Borgo dei Bambini Onlus ETS” si costituisce nel 2019, dall’idea di Graziella Chimenti, impegnata nell’attività di legale, specializzato nel diritto della famiglia, ed a stretto contatto con le difficoltà sociali di molte realtà familiari. La stessa ha fortemente voluto realizzare uno spazio quanto più possibile “preventivo” del disagio e dell’emarginazione, aprendo anche e soprattutto alle fasce più basse di età.
Il progetto di fondare una struttura semi-residenziale per minori è stato, poi, concretamente reso possibile, grazie alla preziosa collaborazione di Irene Antonioli, laureata in Scienze psicologiche con indirizzo in infanzia e adolescenza ed educatrice, ed al sostegno di Vinicio De Pietro, da sempre impegnato nel sociale e nella gestione di comunità per minori.
MISSION DEL PROGETTO Il progetto nasce con l’intento di fornire “risposte ad esigenze del territorio”, da sempre attento alla tutela dell’infanzia, in una fase storica nella quale si assiste ad un trend negativo, caratterizzato dalla sempre maggiore frequenza di situazioni di disagio sociale, con esordio sin già dai primi anni di vita del bambino.
Dall’osservazione ed analisi della realtà locale, è emersa la carenza di servizi a valenza diurna e con connotazione prettamente socio-educativa, e, nel contempo, si sono raccolti dati indicativi di esiti spesso non risolutivi delle esperienze di allontanamento dei minori dal proprio nucleo familiare. Agire preventivamente sulle situazioni di disagio sociale aumenta le possibilità di “spezzare la catena” del disagio stesso: abbiamo, perciò, scelto questa tipologia di struttura e di utenza (bambini fino a 10 anni), così da intervenire quanto più tempestivamente possibile, sin dai primi segnali di disfunzionalità familiare o dai primi sintomi di svantaggio sociale-economico-culturale.
Laddove realizzabile, mantenere al bambino il diritto alla propria famiglia deve essere riconosciuto ancora quale priorità di tutti gli operatori, pubblici e privati, del “sociale”.
Il logo da noi scelto indica proprio questo: è un preciso richiamo alla casa del bambino come luogo “in movimento”, un luogo che il bambino può portare con sé e da cui può non essere separato. La chiocciola, con il suo incedere lento ma determinato, esprime poi l’ulteriore necessità di apportare cambiamenti “passo passo”, nel rispetto dei tempi di ciascun minore accolto, e prefiggendosi piccoli ma importanti traguardi. Nel contempo, l’immagine della lumachina che trasporta sul suo guscio casette richiama il ruolo della nostra comunità, di sostegno e supporto alle famiglie che vivano in situazioni di difficoltà e disagio.
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